Nasce a Chioggia Smarties.bio, azienda orticola per coltivazioni verticali da interno e terrazzi

Andrea Ghedina, 32 anni fresco di dottorato di ricerca sul miglioramento genetico del radicchio, e Luca Bertaggia, 27 anni laureato in scienze agrarie, entrambi di Chioggia, sono i due giovani protagonisti di una start up, “Smarties.bio”, che punta su un’agricoltura smart e innovativa che salvaguardi le tipicità locali, ma guardi all’evoluzione del mercato e alle nuove tendenze.
Come, ad esempio, l’agricoltura urbana: l’azienda vi si affaccia attraverso un laboratorio sperimentale per la costituzione di varietà specifiche per la coltivazione in Vertical Farming, una vera e propria soluzione rivoluzionaria per la produzione primaria di cibo. Grazie ad una collaborazione con Verbax e GE Current, è stata implementata una coltivazione indoor in ambiente controllato e salubre. L’azienda lavora per il recupero di quelle risorse che sono dotate di un notevole adattamento e che rappresentano interessanti fonti di geni per caratteristiche di qualità e produttività in ambienti marginali.
L’obiettivo è proprio quello di non perderle e di valorizzarle attraverso il loro utilizzo nei programmi di miglioramento genetico, per conferire resistenza a malattie, gusti e sapori ormai antichi, adattabilità a stress abiotici e biotici.

Luca Bertaggia

Il nostro lavoro consiste nel recupero di semi di varietà antiche: ne consegue una selezione e una ricerca volti a rispondere alle caratteristiche richieste dal mercato quali resistenza del prodotto, omogeneità, colore con un occhio rivolto alla sostenibilità e fiducia nel biologico, il futuro per noi è questo.

Andrea Ghedina

Guardiamo alle tendenze dei nostri coetanei. L’interesse è verso l’acquisto e il consumo di un prodotto sano, molti di loro pur abitando in un centro urbano vogliono provare l’esperienza di coltivare l’orto nel terrazzo di casa quindi noi stiamo sperimentando quali siano le varietà più adatte a questo utilizzo.

Andrea Colla
presidente
Coldiretti Venezia

Guardiamo con ammirazione e positività a questi progetti di giovani agricoltori che colgono la sfida e integrano due mondi, il sapere della tradizione contadina e le più moderne tecniche di miglioramento genetico per far apprezzare a sempre più persone la qualità dei prodotti Made in Italy.