L’intervento regionale con fondi comunitari coprirà i 35 chilometri che oggi isolano l’altipiano

5800: questo il numero delle unità immobiliari tra abitazioni, attività commerciali e imprese che grazie alla tecnologia “Fiber-to-the-home” – la fibra ottica con una velocità di connessione a 10Gb al secondo che arriva all’interno degli edifici – connetterà Asiago e la frazione di Sasso.

Collocata ad un’altitudine di 945 metri, la rinomata località è meta turistica e sta vivendo un momento di forte rinascita per le attività artigianali e commerciali legate all’estrazione del marmo. Al tempo stesso però quest’area è classificata come ‘bianca’: cioè la densità abitativa e le difficoltà di connessione alla rete nazionale rendono non remunerativi gli investimenti necessari da parte delle grandi compagnie telefoniche. Deve così subentrare il ‘pubblico’: il progetto per sopperire a questo ‘isolamento digitale’ è stato stipulato nel 2016 tra Regione e Governo e trova oggi la sua concreta attuazione.

La linea in fibra ottica copre 35 chilometri di lunghezza, di cui 16,3 realizzati ex-novo ed è realizzata con un co-finanziamento del valore di 1,5 milioni di euro. L’opera, ritenuta tra le più importanti per la regione in questo settore, è stata possibile utilizzando i fondi strutturali comunitari messi a disposizione grazie all’adesione ai programmi operativi regionali finanziati con Fondo Europeo di sviluppo regionale.

«Ad oggi in Veneto conta attualmente 388mila unità immobiliari raggiunte dalla fibra ottica, mentre sono 227mila quelle raggiunte da tecnologia wireless – ha specificato l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Mercato – Un  numero che intendiamo far crescere nel corso dei prossimi anni, perché siamo consapevoli che una maggiore copertura e una connessione più veloce favorirà la coesione sociale e territoriale, diminuendo così il divario digitale che purtroppo sussiste in determinate aree».

Le azioni proseguiranno anche con un altro piano di lavoro grazie l’intervento pubblico denominato “Italia a 1 giga”, questa operazione prevede di offrire una connessione affidabile pari o superiore a 300 Mibt/s nelle aree non coperte da una connessione stabile in linea con gli obiettivi europei Gigabit society e del Digital Compass.

17 luglio 2023