Attività di vigilanza e controllo con il supporto dell’Arpav

La movimentazione e il traffico di rifiuti di varia natura, se non effettuati secondo regole e leggi, possono creare gravi danni all’ambiente (come nel caso degli incendi di tali materiali o l’infiltrazione nei terreni) e innescare fenomeni illeciti, perlopiù gestiti dalla malavita organizzata. Una realtà vasta e complessa, nell’ambito della quale la Regione Veneto, l’Arpav e i Carabinieri hanno deciso di intensificare una collaborazione già in atto, che ora può anche contare su un Protocollo specifico, siglato nei giorni scorsi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, dall’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, dal Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Venezia, Tenente Colonnello Enrico Risottino, e dal Direttore Area Tecnica di ARPAV Vincenzo Rastaino.

Il Protocollo prevede un’articolata serie di collaborazioni, tra cui, per la Regione, permettere ai carabinieri la consultazione delle proprie banche dati e fornire il proprio supporto logistico, anche attraverso un finanziamento di 40 mila euro per garantire il miglior funzionamento della sede dei Carabinieri, sita a Marghera. Il Gruppo Carabinieri, tra l’altro, collaborerà con regione e Arpav nelle attività di vigilanza e controllo, supporterà la Regione per migliorare la gestione e il controllo delle attività connesse alla tutela ambientale, acquisirà i supporti necessari per ottimizzare il sistema di controllo per contrastare i crimini ambientali, renderà disponibili ad Arpav e Regione i dati aggregati sulle attività svolte nell’ambito del Protocollo. Importante sarà l’apporto di Arpav con le proprie attività di supporto tecnico-scientifico, consulenza, vigilanza, controllo e monitoraggio, favorendo lo scambio reciproco di informazioni.

Video sorveglianza. “Guai abbassare la guardia. La collaborazione con i Carabinieri del Noe – ha detto Bottacin – sarà preziosa per il contrasto al traffico illecito di rifiuti, rispetto al quale abbiamo tutti la massima attenzione e preoccupazione. Ringrazio anche i Comuni e l’Anci, la cui collaborazione è preziosa, al punto che nel 2023 abbiamo alzato a 850 mila euro il contributo per la video sorveglianza specifica per il contrasto agli illeciti legati ai rifiuti.   Attiviamo oggi – ha detto – una nuova collaborazione che sicuramente potrà dare frutti importanti, sia per intercettare movimenti illeciti, sia per tentare di prevenire il fenomeno degli incendi di rifiuti. Su questo fronte, in Veneto, secondo dati dei Vigili del Fuoco, qualche anno fa se ne verificano circa 445 l’anno. Troppi, anche se la nostra situazione è migliore rispetto ai 1.300 dell’Emilia Romagna e ai 2.480 della sola provincia di Napoli. Inutile sottolineare – ha aggiunto – che impatto abbia questo quadro sulla qualità dell’aria e dell’ambiente in generale. In Veneto – ha detto poi Bottacin – con i Carabinieri e Arpav abbiamo messo su una bella squadra, ma il mio sogno, al quale non rinuncio, è quello di creare un coordinamento nazionale, con una rete condivisa di strumentazioni e rilevamento dati. Abbiamo chiesto, senza successo, di ottenere in proposito fondi del Pnrr, ma non demordo e ho già inviato la proposta ai Ministeri competenti, offrendo il Veneto come Regione sperimentatrice”.

Prima polizia ambientale europea. Il tenente Colonnello Risottino ha illustrato le complesse attività del Gruppo da lui comandato, sottolineando che c’è stato un salto di qualità con il rafforzamento della presenza sul territorio e il passaggio a vere e proprie attività d’indagine rispetto al passato, più caratterizzato da controlli e verifiche. “Oggi – ha detto con orgoglio Risottino – siamo la prima polizia ambientale europea”. Il supporto tecnico-scientifico di Arpav è stato illustrato dal Direttore Area Tecnica Rastaino, che ha tenuto a precisare che l’attività porta a realizzare 70.000 campionature l’anno , con 900 dipendenti che lavorano di fatto giorno e notte. “Per Arpav – ha detto – il rapporto con il il Noe e i Carabinieri in generale è fondamentale”.

(Fonte: Servizio stampa Regione Veneto)

9 febbraio 2024