La casa d’asta “Gelardini & Romani Wine Auction”, specializzata nella vendita di vini italiani di alto livello, dice addio all’Italia e punta a Est. La causa, affermano i proprietari, è innanzitutto la crisi economica che sta inevitabilmente ponendo un freno al settore.
Fino allo scorso anno la casa d’asta era attiva a Roma: ora ha la sua sede principale in Oriente, ad Hong Kong: «Non siamo stati noi ad aver lasciato l’Italia, ma è l’Italia che ci ha abbandonato – affermano Raimondo Romani e Flaviano Gelardini – l’addio all’Italia è stata una scelta quasi obbligata, se si pensa che all’ultima asta che si è tenuta a Roma, lo scorso dicembre, oltre il 70% dei vini è stato venduto per commissione a clienti asiatici. I risultati in Asia, invece, non hanno tardato ad arrivare e la società, in breve tempo, è riuscita a raddoppiare il proprio fatturato. Ci fa male riconoscerlo – commentano – ma se non avessimo aperto ad Hong Kong avremmo già chiuso i battenti da un anno».
Una scelta non casuale, conseguenza di una ponderata analisi del mercato, spiega Romani: «Quando abbiamo fatto la prima asta nel 2011, Hong Kong era già la capitale mondiale del settore».

Vino all’asta: i miliardari dell’est si comprano le collezioni europee
Sulla scelta della casa d’asta “Gelardini & Romani Wine Auction” di trasferire la sede principale a Hong Kong, Raimondo Romani spiega che: «La spinta a tentare la strada asiatica è nata dall’analisi dei fondamentali economici. Da una parte, cioè, il rapido incremento della ricchezza nell’Est del mondo, che ha visto nel 2012 il numero di miliardari asiatici superare quello in Usa. Dall’altra l’efficienza e le facilitazioni, in particolare l’assenza totale di dazi d’importazione sul vino».
«L’obiettivo – tiene a precisare Gelardini – è e rimarrà la promozione dei prodotti italiani, che occupano sempre la maggior parte dei nostri cataloghi, ma di sola Italia non possiamo più vivere. I grandi vini possono rappresentare un ottimo investimento, al pari dell’oro. Inoltre, per l’Italia in particolare, i grandi vini sono un biglietto da visita importante, al pari della moda o del design, per far conoscere la nostra cultura».
Ma oggi la crisi morde in tutta Europa e di fronte alla possibilità di monetizzare il proprio patrimonio conservato in cantina, ovviamente realizzando un discreto guadagno attraverso la vendita all’asta nei mercati più ricchi, spinge molti tra i collezionisti a scegliere di alienare in parte o del tutto i propri vini attraverso le aste ad Hong Kong.