A partire dalla collezione Primavera/Estate 2016, la totalità dei prodotti Moncler è dotata di un rivoluzionario sistema anti-contraffazione, che si avvale delle più recenti conquiste tecnologiche RFID (Radio Frequency Identification). Uno strumento avanzato che presenta un codice alfa-numerico univoco e un QRcode, ai quali si aggiunge un tag NFC (Near Field Communication) sagomato proprio come l’emblematico logo della Maison di Monestier-de-Clermont. Un passaggio ulteriore che offre una garanzia importante sul fronte della tutela del marchio e dell’acquisto da parte del cliente.
Come tutti i best seller di successo, i capi del marchio Moncler, guidato da Remo Ruffini, sono fra i più copiati con un danno che non è solo quello connesso alle mancate vendite, ma che rischia di inficiare, soprattutto, l’immagine stessa dell’azienda. A ciò vanno aggiunti i rischi in termini di sicurezza, salute dei consumatori e tutela dell’ambiente. Già dal 2009, Moncler ha cercato di mettere a punto soluzioni a difesa del proprio heritage, della tecnologia, della qualità e delle performance, dell’innovazione e della ricerca stilistica delle proprie collezioni, ponendo l’accento sul binomio autenticità-tracciabilità anche in fase after-sale. Nel 2013 ha lanciato una nuova e più sofisticata etichetta ed un sito code.moncler.com, direttamente gestito dall’azienda, per le verifiche delle etichette anticontraffazione. nella quale i clienti possono registrarsi per verificare le caratteristiche del capo acquistato ed ottenere così un riscontro immediato sulla sua autenticità. Ora il sistema RFID garantisce fin dal momento della scelta, prima dell’acquisto, della genuinità del capo.