Quattro anni di studio per capire come fattori emotivi condizionino i consumatori negli acquisti

L’Università di Trento, con il Dipartimento di Economia e Management (Dem), e l’Università di Bologna partecipano al consorzio di quattordici realtà accademiche europee coordinate dall’olandese Wageningen University che ha ottenuto un finanziamento di circa cinque milioni di euro, nell’ambito del programma Horizon 2020, per indagare su quali, come e quanto gli acquisti alimentari siano condizionati dalle emozioni dei consumatori.
Il progetto di ricerca, denominato “Comfocus” cioè “Communities on Food Consumer Science” e che avrà una durata di quattro anni, mira a sviluppare una piattaforma di conoscenze, una banca dati di informazioni e servizi digitali di facile accesso per tutti i gruppi di ricerca europei impegnati in questo ambito.
Le emozioni – spiegano i docenti del Dem di UniTrento – influiscono su molti aspetti della vita quotidiana e condizionano le nostre scelte. Questo è particolarmente vero per le scelte di acquisto e consumo di prodotti agro-alimentari. Un esempio è il disgusto verso prodotti a cui la cultura occidentale non è abituata. Un caso sono gli insetti che rappresentano un’importante fonte alternativa di proteine rispetto alla carne”.
I ricercatori proporranno una serie di stimoli diversi di immagini o nozioni: dalle variazioni nella sudorazione del corpo e nella conduttanza elettrica della pelle, che saranno registrate da piccoli sensori applicati sulle dita dei partecipanti durante l’esperimento, potranno determinare se i consumatori hanno provato delle emozioni di disgusto o paura e come queste emozioni possono incidere sulle loro scelte di acquisto.

Il progetto si articola in attività di collaborazione in rete, una ricerca congiunta e un accesso transnazionale e virtuale ad alcune delle principali infrastrutture di ricerca. I risultati verranno divulgati e promossi attraverso un forum.
Il progetto e tutti i partner che ne fanno parte sono coinvolti in una rete di ricerca ancora più ampia a livello europeo (FNH-RI) che si occupa dello studio di diete salutari e sostenibili e si compone di più di 150 istituzioni in 24 paesi diversi. Il fine ultimo di questa rete è offrire standard e linee guida per la condivisione di dati e l’utilizzo di nuove tecnologie e infrastrutture che sono utilizzate in questo ambito di ricerca.