Oltre cento tra medici veterinari, allevatori e addetti al settore dell’allevamento di specie ittiche e della patologia dei pesci si sono confrontati nel corso del 18° Convegno nazionale della Società italiana di Patologia ittica (SIPI), organizzato dal dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università di Udine. L’obiettivo era quello di mettere a punto nuove e moderne strade per garantire la qualità e la salubrità del prodotto. Inoltre, una sessione dei lavori è stata dedicata alle peculiarità e alle problematiche della filiera della trota iridea. Bisogna ricordare che in Friuli è concentrato il 40% della produzione di trota iridea a livello nazionale e l’incontro prommosso dall’ateneo friulano si è posto nell’ottica di offrire un fattivo contributo per dare maggiore sviluppo e valorizzazione alla filiera della trota iridea regionale.
«Il convegno è stato il più importante momento di confronto e studio in questo campo che viene organizzato in Italia ®C ha spiegato Marco Galeotti, docente di patologia veterinaria e presidente del corso di laurea in Allevamento e salute animale ®C un appuntamento che richiama ogni anno studiosi da tutto il Paese». «Il seminario ®C ha aggiunto Paola Beraldo, docente di Parassitologia del dipartimento di Scienze degli alimenti ®C è stato organizzato con l’obiettivo specifico di offrire informazioni, spunti e dibattito sui metodi e le procedure capaci di ottimizzare e garantire sempre più la qualità e la sicurezza del prodotto ittico nazionale». Un fattore questo importante anche a fronte delle recenti notizie, vedi ad esempio i polipi vietnamiti, che sempre con maggior frequenza parlano di importazione nel nostro Paese di pesce proveniente da aree geografiche dove i controlli sanitari sono pressoché assenti.