Come saranno le nuove etichette che troveremo obbligatoriamente sulle confezioni di latte e su quelle dei prodotti derivati dal latte? Lo spiega con precisione il decreto interministeriale approvato dal Consiglio dei Ministri ed annunciato dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dal Ministro per le politiche agricole, Maurizio Martina, in occasione della recente Giornata mondiale del latte 2016.
Latte e suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta ed il decreto stabilisce le seguenti diciture: innanzitutto quella del Paese di mungitura; quindi quella del Paese di confezionamento; in infine quella del Paese nel quale è stato trasformato il latte. Qualora, specifica il provvedimento governativo, il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura, ad esempio “Origine del latte: Italia”. In ogni caso sarà comunque obbligatorio indicare espressamente il paese di mungitura del latte. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: origine del latte: Paesi Ue; origine del latte: Paesi non Ue; origine del latte: Paesi Ue e non Ue.
Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.