“Finché c’è prosecco c’è speranza” ha vinto il premio “Leone di Vetro per il Cinema Veneto 2018” alla Biennale “Venezia 75”.
Uscito nell’autunno 201, il film è prodotto dalla veronese K+, di Nicola Fedrigoni e Valentina Zanella: è un giallo che come sfondo il mondo dell’artigianato veneto. È stato realizzato fra Verona e Treviso e ispirato all’omonimo libro di Fulvio Ervas. «È un onore ricevere questo riconoscimento dalla nostra Regione – ha commentato Nicola Fedrigoni – e siamo orgogliosi di contribuire con il nostro lavoro alla valorizzazione del territorio, portando produzioni straniere a scoprirlo e producendo cultura».

Nella terra del Prosecco nasce un nuovo consorzio per aggredire la crescente fascia di clienti bio

Un’azienda vinicola della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, e due viticoltori aderenti al consorzio di tutela Prosecco Doc per la prima volta si uniscono e danno vita al nuovo Consorzio #Bio: sono Sarah Dei Tos, la titolare dell’azienda agricola di Cozzuolo, Simone Perin di Colfosco di Susegana e Marzio Bruseghin, l’ex campione di ciclismo che produce Prosecco a Piadera di Vittorio Veneto. Presieduto da Sarah Dei Tos, il consorzio #BIO appena fondato è nato “dal desiderio dei soci di poter rendere più fruibile l’utilizzo delle tecniche biologiche e biodinamiche utilizzate in viticoltura ed agricoltura, ma soprattutto dalla necessità di fare chiarezza in materia, grazie all’informazione, formazione e comunicazione che esso si prefigge come scopi”. Il percorso verso una produzione biologica si fonda infatti sulla fiducia che i produttori ottengono dai consumatori e il consorzio trevigiano si propone di farsi garante delle tecniche di coltivazione e vinificazione adottate dai soci. Con questo spirito, il consorzio non pensa solo al prosecco ed anzi è aperto ad aziende agricole, produzioni agroalimentari, agriturismi, operatori del turismo, cosmesi ed altri settori impegnati nel biologico e biodinamico.