Il mercato dell’alta moda si fa ogni giorno più complesso: una volta bastava presentare ogni sei mesi una collezione per la stagione successiva, mentre oggi la strategia vincente è quella di anticipare i tempi. Lo conferma un sondaggio sottoposto da “Pambianco Magazine alle griffe italiane e internazionali: le pre-collezioni oggi vendono più delle main collections. E ci sono poi le flash e le capsule.
Emerge dal sondaggio il fatto che le proposte che anticipano la stagione P/E, le cruise, debuttano a maggio e arrivano nei negozi a novembre, giusto in tempo per la holiday season. Quelle che precorrono l’A/I, le pre-fall, vengono svelate tra dicembre e gennaio attraverso la condivisione di lookbook e sbarcano nei negozi all’inizio dell’estate. Cruise e pre-fall risultano più commerciali e più portabili agli occhi dei consumatori, in tutte le categorie di prodotto e in tutto il range di prezzi dei marchi, mentre le proposte di sfilata si concentrano solo su una parte dei temi stilistici, quelli a più alto contenuto d’immagine.

Con le presentazioni anticipate il mercato arriva a coprire il 60% delle vendite

A teorizzare la svolta è Diego Della Valle: «A farcela, sarà chi non ha perso il senso della qualità e del bello e ci ha messo anche un po’ di spirito di innovazione nel presentare i prodotti». Da qui la Tod’s Factory, il cui nome è ispirato allo studio newyorkese di Andy Warhol. Anche per Tod’s le capsule, frutto di un lavoro “mese per mese”, saranno affidate a creativi affermati e saranno presentate una alla volta. E Moncler ha lanciato il progetto Genius, presentando otto diverse collaborazioni e annunciando consegne costanti in negozio.
Con le pre-collezioni, ha spiegato Hermès, sempre nell’ambito del sondaggio, “si riescono ad anticipare i trend, si veicolano prodotti trans-seasonal, in termini di pesi e novità“. Per quanto riguarda Hermès Italia, le pre-collezioni rappresentano circa il 60% del fatturato, le collezioni il 40%”.