Soddisfazione italiana per la possibilità di usare i fondi europei per la promozione del consumo

Il Ministro all’agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha festeggiato sul suo profilo facebook un “grande risultato in Europa: la Commissione ha eliminato carne e vino dalla lista degli alimenti ritenuti dannosi per la salute. È una vittoria che abbiamo ottenuto lottando con determinazione a difesa delle eccellenze italiane. Non solo, adesso ci sono anche più risorse economiche per le Indicazioni Geografiche, con altri 2 milioni di euro , proprio come avevamo chiesto noi”.
In effetti lo stanziamento per la promozione dei prodotti Igp nel mercato interno, dagli attuali 7, crescerà a 9 milioni di euro. I numeri per il momento sono ancora ufficiosi e maggiori dettagli si avranno quando la Commissione Agricoltura europea pubblicherà il suo “Programma di lavoro 2023”, ma resta certo che la carne e il vino non sono più considerati tra i fattori di pericolo sanitario per i consumatori come invece era nei documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Da Bruxelles, Paolo De Castro, eurodeputato e relatore della riforma di regolamento sulle Indicazioni Geografiche, manca solo un passaggio che di fatto è soltanto formale: «Ma teniamo alta la guardia per il prossimo regolamento».

Tra i primi commenti, sul fronte vino, è arrivato quello del presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella: «Esprimo grande soddisfazione per la decisione assunta dalla Commissione europea di rimuovere il vino, i salumi e le carni rosse dalla lista degli alimenti dannosi per la salute dell’uomo. È un evidente cambio di rotta che ci fa ben sperare per il futuro, ma senza abbassare la guardia. Ricordiamo che c’è sempre un documento licenziato dall’Organizzazione mondiale della sanità che indica nel vino un possibile prodotto pericoloso».
Ovviamente soddisfatte anche Coldiretti e Filiera Italia:è però necessario mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti che devono essere consumati nell’arco della giornata”.