I ricercatori della Clarkson University, guidati da Silvana Andreescu. stanno lavorando ad un progetto fantascientifico: un sensore a basso costo, portatile, su carta, che può individuare deterioramento e contaminazione nei prodotti alimentari e cosmetici. L’etichetta quindi cambia colore per avvertire il consumatore che il prodotto non è quindi più in buone condizioni.
«Sono sempre stata interessata a sviluppare tecnologie accessibili sia all’industria sia alla popolazione – afferma Silvana Andreescu, della Clarkson University – Il mio laboratorio ha costruito una versatile piattaforma di rilevamento che incorpora tutti i reagenti necessari per la rilevazione in un pezzo di carta. Allo stesso tempo, è adattabile a diversi obiettivi, inclusi i contaminanti alimentari, gli antiossidanti e i radicali liberi che indicano il deterioramento. Noi usiamo particelle stabili e inorganiche. Quando interagiscono con le sostanze che vogliamo rilevare, cambiano colore e l’intensità del cambiamento ci dice quanto è concentrato l’analita»

Per il momento la tecnologia viene utilizzata per salvare l’ambiente, ma domani entrerà in casa nostra

Più recentemente, Andreescu ha esteso il suo lavoro per contrastare la contaminazione del cibo e gli inquinanti ambientali. Un prototipo del sensore può individuare l’Ocratossina A, una micotossina che si può trovare in una gamma di prodotti tra cui cereali e caffè. Questa direzione potrebbe essere ampliata ulteriormente per cercare salmonella e E. coli.
Al momento, la sua squadra lavora in un’altra direzione, sviluppando dispositivi su carta che cambiano colore quando cosmetici e cibo vanno a male. Anche se la sperimentazione è ancora in corso, Andreescu afferma che questa tecnologia potrebbe essere incorporata un giorno in etichette intelligenti che informerebbero i consumatori su quando buttare un prodotto. Il lavoro del laboratorio di Andreescu che ha permesso lo sviluppo di questa tecnologia è stato finanziato dalla National Science Foundation.