La Commissaria alla Salute conferma: l’etichetta a semaforo è preferita perché semplice e chiara

La Commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, nel corso del recente incontro tra tutti i Ministri dell’Agricoltura dei Paesi Ue è intervenuta con una affermazione che ribadisce l’orientamento comunitario di arrivare entro la fine dell’anno ad una armonizzazione delle etichette nutrizionali sul fronte delle confezioni.
«Molti di voi – ha detto Stella Kyriakides – hanno introdotto raccomandazioni o leggi nazionali sull’etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore della confezione, l’origine di determinati alimenti e l’etichettatura delle bevande alcoliche, tuttavia, questi sistemi non sono allineati». La Ministra ha poi sottolineato che sistemi diversi «possono creare confusione nei consumatori, ostacoli alla libera circolazione delle merci e costi aziendali aggiuntivi».
Ecco allora la conferma che Bruxelles sta lavorando per introdurre un sistema omogeneo ed obbligatorio di etichetta informativa sul fronte dei prodotti alimentari in grado di offrire in modo rapido informazioni nutrizionali ai consumatori. E malgrado la posizione assunta dalla maggioranza delle organizzazioni agricole italiane, in pole position tra gli schemi proposti c’è il Nutriscore, l’etichetta ‘a semaforo’ inventata in Francia.
In un recente parere, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (European food safety authority – Efsa) ha sottolineato il fatto che i consumatori preferiscono etichette nutrizionali “semplici e colorate”, requisiti che corrisponderebbero al modello Nutriscore, reputato di lettura più rapida ed efficace rispetto ad altri, primo fra tutti il Nutrinform proposto dall’Italia, che risulta bocciato in quanto il modello di etichetta “a batteria” risulterebbe meno intuitivo e chiaro.

Il momento dell’introduzione del Nutriscore, quindi, si avvicina, come confermato da Kyriakides: «stiamo attualmente finalizzando un’approfondita valutazione d’impatto per la futura proposta di revisione delle norme, tenendo conto del parere dell’Efsa che sottolinea il ruolo della dieta mediterranea e degli studi del Centro comune di ricerca della Commissione che dimostrano come i consumatori generalmente apprezzino le etichette nutrizionali sulla parte anteriore della confezione e utilizzino in modo più efficace quelle semplici e colorate».