Fino a metà giugno, l’annata vitivinicola del Nordest sembrava viaggiare a gonfie vele. Poi è arrivata un’estate eccezionalmente piovosa e le ultime previsioni vendemmiali parlano di un calo di produzione più sensibile nelle province di Treviso, Verona, Vicenza, Trento e Bolzano. I dati sono stati presentati nel corso dell’incontro, giunto alla 40^ edizione, svoltosi a Legnaro, in provincia di Padova, e promosso da Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto, in collaborazione con Regione, Avepa, Cra-Vit di Conegliano, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Province Autonome di Trento e Bolzano.
A livello di rese quantitative, considerando anche i nuovi vigneti che entreranno in produzione, ci si attesterà su una riduzione media nelle tre Regioni analizzate del 5-10%. Questa sarà più sensibile nelle province di Treviso, Verona, Vicenza e Trento, stazionaria o di pochi punti percentuali inferiore nelle restanti. I motivi sono da ricercare nella minor fertilità delle gemme, nelle grandinate e nello stato sanitario non sempre perfetto soprattutto dei vitigni precoci oramai prossimi alla raccolta.
Le previsioni qualitative assegnano all’annata valori zuccherini medi, come anche per le sostanze coloranti e aromatiche. L’acidità sarà più sostenuta e questo a vantaggio delle basi spumante. La precocità, evidente sino a fine giugno, è andata via via contraendosi sino ad annullarsi quasi del tutto, con una data di inizio vendemmia stimata per la seconda metà di agosto.
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