Il decreto “Sblocca Italia” varato a fine agosto dal Governo Renzi, ha approvato le norme di “Promozione straordinaria del Made in Italy e le misure per l’attrazione degli investimenti”, norme messe a punto dal Ministero dello Sviluppo economico con il Mipaaf per la parte riguardante l’agroalimentare.
Quattro le direttrici di intervento previste specificamente per il sostegno del food&wine italiano nel mondo: valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti; sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione; realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari al fine di favorirne la promozione all’estero e durante l’Esposizione Universale 2015; realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.
«Voglio ringraziare il Ministro Guidi e il Sottosegretario Calenda – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per l’attenzione che hanno riservato al mondo agroalimentare italiano, che esprime una parte significativa dell’export e dell’immagine del nostro Paese nel mondo. Con le azioni inserite nello Sblocca Italia parte l’operazione che abbiamo ribattezzato “Quota 50”, perché vogliamo aiutare le aziende a fare un salto di qualità e aumentare il fatturato delle esportazioni dai 33 miliardi del 2013 ai 50 che si possono realizzare nel 2020. È un obiettivo ambizioso: per migliorare la competitività interveniamo favorire la creazione di piattaforme logistico distributive e accordi con le reti di distribuzione all’estero. Dobbiamo puntare decisamente sull’aggregazione – conclude Martina – per avere i numeri per giocare una partita fondamentale sui mercati».