«L’utilizzo del saccarosio per incrementare la gradazione alcolica del vino determina una concorrenza sleale nei confronti dei produttori siciliani che adoperano mosti concentrati che costano di più». La denuncia è del Presidente regionale della Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli, con riferimento alla vendemmia in corso che mette ancora una volta in risalto le differenze tra le difficoltà produttive del nostro Paese e quelle delle zone del Nord Europa.
Spiega Chiarelli: «In Italia, l’aumento della gradazione è possibile solo con l’utilizzo di mosti concentrati e, quindi, i viticoltori hanno maggiori costi di produzione a differenza di Paesi come la Germania, Gran Bretagna e Francia del Nord in cui si può usare lo zucchero. L’aiuto comunitario per la produzione di mosto è stato abolito e per questo chiediamo che venga reintrodotto attraverso un’azione politica che deve vedere i nostri parlamentari europei in prima linea, agendo parallelamente sull’abolizione dello zuccheraggio».
«Il vino – sottolinea il direttore regionale di Coldiretti, Giuseppe Campione – è uno dei prodotti siciliani più importanti su cui si concentrano gli investimenti maggiori, anche grazie alle innovazioni apportate da agricoltori lungimiranti. La questione dello zuccheraggio è determinante anche perché va a discapito dell’informazione ai consumatori che in etichetta non trovano se e quanto saccarosio è stato utilizzato. Su questo bisogna fortemente intervenire».
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