Dalla Regione arriva la decisione di non concedere più la possibilità di nuovi impianti di glera

Gli esperti del Consorzio di tutela del Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg hanno fatto il punto sulla prima vendemmia da piante non più trattate con glifosato, quindi di un prodotto di “assoluta qualità grazie al giusto equilibrio tra grado zuccherino e acidità ed all’ottimale stato sanitario delle uve”.
La raccolta inizierà il 14 settembre a cominciare dai declivi più esposti al sole, considerando che per ogni ettaro, data l’impossibilità di ricorrere alla meccanizzazione, sono necessarie almeno 600 ore di lavoro. Il Consorzio per quest’anno ha chiesto e ottenuto dalla Regione Veneto il blocco di iscrizione dei nuovi vigneti all’albo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg dal primo agosto. Inoltre è stato già deciso di accantonarne 800.000 quintali di uva pari a 600.000 ettolitri di vino cioè 80 milioni di bottiglie. Infatti, la quantità di vino in arrivo rischia di essere così abbondante da abbassare i prezzi perfino al di sotto di quelli già bassi degli ultimi anni.

Luca Zaia
Presidente
Regione Veneto

Non possiamo andare avanti a piantare vitigni di glera per 1.200 ettari l’anno come qualcuno aveva previsto. Da parte mia, io decreti di piantare nuovi vigneti non ne faccio più. Basta. Quel che c’è basta, punto.
Non vado a massacrare il territorio perché tutti dicono che vogliono piantar vigneto. Quando ho firmato il decreto nel 2009 la produzione era di 160 milioni di bottiglie di Igt, e 60 milioni di Doc. Oggi facciamo 600 milioni di bottiglie. L’aumento dell’offerta ha portato al gioco del ribasso permettendo a chi vende a minor prezzo di avere più quote di mercato e quindi maggiori profitti.