L’assemblea dei soci si conclude senza scossoni ed il presidente Zanette va verso la riconferma .

Assemblea 2021 dei Soci del Consorzio del Prosecco DOC chiamata a decidere la sorte dell’attuale CdA ed in particolare della decennale presidenza di Stefano Zanette: alla fine, negli ampi spazi della Fiera di Santa Lucia, l’assemblea si è espressa per un forte segnale di continuità che porterà ad una riconferma di Zanette alla guida del Consorzio.
E dire che la relazione introduttiva assomigliava davvero ad un intervento di fine mandato: «Con il bilancio 2020 si è concluso il nostro decimo esercizio e con esso la nostra denominazione si è trovata ad affrontare nuove sfide in una situazione senza precedenti – ha spiegato Zanette – Nonostante queste difficoltà, la nostra Denominazione ha raggiunto traguardi inimmaginabili dieci anni fa, con vendite superiori ai 500 milioni di bottiglie. Risultato non attribuibile esclusivamente al successo legato all’introduzione della tipologia Rosé, quanto alla consapevolezza maturata nel consumatore nello scegliere il Prosecco DOC in alternativa ad altre produzioni».
«Tengo a ribadire – ha aggiunto Zanettel’assoluta necessità che ciascuno si faccia carico della responsabilità derivante dall’utilizzo della Denominazione. Un atteggiamento etico che nasce dall’amore per la nostra denominazione e per il territorio che ci è stato affidato, a garanzia della comunità in cui viviamo e delle future generazioni».

Ad aprire i lavori assembleari era stato l’Assessore veneto all’agricoltura e al turismo, Federico Caner, che ha lanciato un invito ad usare le 500 milioni di bottiglie di Prosecco Doc come ambasciatrici del Veneto portando nel mondo il marchio “Land of Venice”, così come fanno altri territori competitori.
L’anno scorso sono stati imbottigliati 3 milioni e 753 mila ettolitri di prosecco. L’incremento programmato per quest’anno era del 10%, ma nella provincia di Treviso la grandine ha colpito 2.600 ettari: per questo l’assemblea ha deciso un utilizzo limitato e temporaneo di ‘glera a terra da riconvertire a prosecco’ anche proveniente da aree oggi non ricadenti nell’areale della denominazione.