Gli auguri del direttore Fabrizio Stelluto a tutti i lettori e alle loro famiglie

La fine del 2023 deve affermare una consapevolezza: in attesa della mitigazione della crisi climatica (ormai tarata al 2050) bisogna attuare politiche di adattamento che, anche attraverso l’innovazione, aumentino la resilienza dei territori. In Italia siamo indietro.

Il più recente esempio arriva da una buona notizia, che la disattenzione sociale rischia però di far passare sotto traccia: dopo tre anni è tornata la normalità idrica con altezza delle falde freatiche e portate fluviali rientrate complessivamente nella norma (solo dieci mesi fa, gli acquedotti di numerose località montane erano approvvigionati tramite autobotti…). L’altra faccia della medaglia, però, è che il Paese arriva a questa nuova fase, pressoché invariato nelle infrastrutture rispetto ai primi segnali della “grande siccità”, non essendosi attrezzato per rispondere adeguatamente al possibile riproporsi del devastante fenomeno, costato svariati miliardi all’economia dello Stato.

Il 2024 vorremmo che fosse l’anno della consapevolezza rispetto a politiche di prevenzione, dove innovazione e sostenibilità siano stelle polari per evitare di continuare a ballare sulla tolda del Titanic, sperando solo che non incontri un iceberg…

Con questo auspicio, un sincero augurio di buone feste a tutti i nostri lettori e alle loro famiglie!

17 dicembre 2023