L’operazione Pangea VII, condotta nella settimana tra il 13 e il 20 maggio da quasi 200 forze dell’ordine in 111 Paesi, ha portato al sequestro di 9,4 milioni di farmaci contraffatti e potenzialmente pericolosi, per un valore di quasi 36 milioni di dollari, e all’arresto di 237 persone. Inoltre si è proceduto alla rimozione di oltre 19.000 annunci pubblicitari di prodotti farmaceutici attraverso social forum e a più di 10.600 siti web chiusi.
Lo rende noto un comunicato dell’Interpol, che coordina la lotta contro la contraffazione di farmaci in collaborazione con il Forum Permanente del International Pharmaceutical Crime ( PFIPC ), con i direttori delle Agenzie del farmaco riuniti nel Working Group Enforcement Officers ( WGEO), con il Pharmaceutical Security Institute ( PSI ) e con l’Europol, sostenuti dal Centro per la sicurezza delle Farmacie su Internet (CSIP) e dalle aziende del settore privato, tra cui G2 Web Services, LegitScript, MasterCard, Microsoft, PayPal e Visa.
L’intervento delle forze dell’ordine si è concentrato sul web, oltre che su interventi sul campo che hanno permesso l’individuazione e lo smantellamento di tre laboratori illegali in Colombia. Alle dogane sono passati al setaccio 543.000 pacchi e ne sono stati sequestrati quasi 20.000 durante la settimana internazionale di azione.

Medicinali contraffatti: cresce la collaborazione internazionale
Tra i 9,4 milioni di medicinali falsi e illegali sequestrati durante l’operazione c’erano pillole dimagranti, farmaci anticancro, pillole per la disfunzione erettile, contro la tosse e il raffreddore, farmaci anti-malarica, farmaco per il colesterolo e prodotti nutrizionali. «L’ unico scopo delle reti della criminalità organizzata alla vendita di questi medicinali – ha affermato il segretario generale INTERPOL, Ronald K. Noble – è quello di fare soldi. Non si preoccupano certo delle conseguenze potenzialmente pericolose delle loro azioni per la salute di chi acquista quei farmaci. L’operazione Pangea ha dimostrato ancora una volta che gli sforzi congiunti delle forze dell’ordine in tutto il mondo, con il sostegno del settore privato, possono avere un impatto significativo nel contribuire a proteggere i cittadini e far indietreggiare il crimine».
«Il successo dell’operazione Pangea VII – ha aggiunto Aline Plancon, capo della Unità contro la contraffazione di prodotti medici e farmaceutici dell’INTERPOL – non sono solo i sequestri e gli arresti, ma anche la dimostrazione che c’è un crescente impegno da parte dei paesi partecipanti nella lotta contro questi crimini e che la loro esperienza è in aumento».