«La contraffazione e l’abusivismo uccidono l’economia italiana e minano alle radici l’appeal del “Made in Italy”. Contro di essi la tolleranza zero deve diventare un’abitudine quotidiana, senza eccezioni e senza buonismi di maniera»: lo ha ribadito il Presidente del Veneto, Luca Zaia, riferendosi ai dati diffusi da Confcommercio – Censis, sulla base di una ricerca che attribuisce 17,2 miliardi di perdite l’anno alle imprese commerciali, ai bar e ai ristoranti.
«La contraffazione e la vendita illegale non è un problema dei soli commercianti – ha ricordato Zaia – ma riguarda tutta la società e tutta la produzione italiana di valore: dall’abbigliamento all’agroalimentare; dalla tecnologia all’artigianato. Tollerare un venditore abusivo che vende borse contraffatte per strada non è un gesto di carità – dice ancora il Presidente del Veneto – ma una complicità, pur nella consapevolezza che spesso di tratta di povera gente che rappresenta l’ultimo anello, il più debole, ma pur sempre di una catena malavitosa che parte da grosse organizzazioni, comprende stabilimenti produttivi e lavoro in nero, senza futuro e senza sicurezza e via dicendo. Questa catena illegale va fermata ad ogni livello, anche perché è foriera di molestie e di disordine sociale che una società civile non può e non deve permettere».

Lotta al falso in Veneto: Manzato chiede finanziamenti a Roma
Sullo stesso tema interviene anche l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato, in occasione della manifestazione nazionale di Confcommercio contro l’abusivismo: «Il Ministero Sviluppo Economico metta a disposizione al più presto le risorse, raccolte dalle multe al commercio abusivo e alle contraffazioni, per avviare in Veneto i progetti a contrasto di questo fenomeni. Ci servono soldi per effettuare i controlli, prima di tutto rispetto a quattro categorie merceologiche: giocattoli, vestiti per bambini, occhiali e caschi».
Su questa partita la Giunta del Veneto ha formalmente presentato qualche giorno fa al MISE il Programma Generale di intervento denominato “Misure di contrasto alle frodi, falsificazioni e sofisticazioni e implementazione degli sportelli per i consumatori e gli utenti nella Regione del Veneto”, accettato e condiviso dal Comitato regionale dei consumatori e degli utenti. Il programma richiede il trasferimento di quasi 800 mila euro da Roma a Venezia per realizzare una serie di iniziative già formalizzate. Tra queste, figurano: tutela dei turisti attraverso comunicazioni e controlli su Venezia; repliche dello spettacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”; sportelli informativi itineranti.
«Questo piano operativo – ha concluso Manzato – si rifà all’iniziativa nazionale che cofinanzia parzialmente simili iniziative, mentre la parte non coperta da risorse statali lo sarà con risorse regionali. Noi siamo pronti a partire in qualsiasi momento».