Serve un piano d’azione Ue anche per i settori della moda e dell’alta gamma, in modo da rafforzare la competitività a lungo termine del settore europeo e contribuire alla ripresa economica. È una delle priorità evidenziate dal vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani in vista dell’incontro con i rappresentanti del comparto che si terrà a Parigi. Tra questi, l’Union Française des Industries de l’Habillement, l’Union des Industries Textiles, la Fédération Française de la Chaussure, l’Union des Fabricants e l’Institut Français de la Mode.
Con oltre 850mila aziende e 5 milioni di posti di lavoro, la moda rappresenta il 3% del Pil Ue, mentre il 10% delle esportazioni totali europee e un milione di posti di lavoro dipendono direttamente dall’industria dei prodotti d’alta gamma. L’importanza del rafforzamento della politica industriale europea, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e la lotta ai prodotti contraffatti, nonché i modi per migliorare l’accesso al credito delle Pmi della moda sono i temi chiave in discussione, che prepareranno le basi per la conferenza di Londra del 3 dicembre, durante la quale sarà adottato un piano d’azione per dare impulso a questi settori.
Il piano darà seguito ai due documenti di lavoro dei servizi della Commissione, pubblicati nel settembre 2012, uno sulla moda e uno sull’industria dei prodotti d’alta gamma. In discussione a Parigi, anche i principali ostacoli alla crescita del settore della moda e dell’alta gamma, in particolare il sostegno alla ricerca, all’innovazione e alla creatività, la lotta alla contraffazione, e l’accesso al credito per le Pmi.