Così il rapporto dell’Intelligence sul Made in Italy sia per l’export sia per il mercato interno

Nella Relazione annuale dell’Intelligence al Parlamento una parte importante è dedicata alla difesa del prodotto agroalimentare che è uno degli ambiti più importanti, insieme alla moda, dell’export internazionale ed anche uno dei più aggrediti dalla contraffazione in tutte le sue forme. “La tutela del Made in Italy in ambito agroalimentare – si legge nell’analisi dell’Intelligence – riguarda non soltanto la protezione di un asset strategico per l’economia nazionale, dal momento che tale settore rappresenta una voce significativa del nostro export e una rilevante percentuale del Pil, ma anche la difesa di un vero e proprio marchio, stimato e identificato in tutto il mondo. Il fenomeno della contraffazione nel settore agroalimentare emerge non solo all’estero, ma in maniera significativa anche all’interno dei confini nazionali, con la vendita di prodotti di origine straniera falsamente spacciati per italiani. Questo rappresenta una minaccia al Made in Italy e, quindi, alla sicurezza nazionale, sia da un punto di vista economico sia reputazionale, oltre che nei confronti dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica“.
Abbiamo un collegato alla legge finanziaria sul Made in Italy – ha commentato il Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso intervenendo alla direzione nazionale della Cna – un disegno di legge che presenteremo in Parlamento ad Aprile, quando sarà terminata l’indagine conoscitiva della commissione Attività produttive della Camera. Lo stesso governo sta portando avanti un confronto con le Regioni e gli attori coinvolti e la misura riguarderà la lotta alla concorrenza sleale, alla contraffazione, all’italian sounding, ma valorizzerà anche il prodotto italiano come tale”.

A far salire al livello record di 120 miliardi di euro la contraffazione alimentare del Made in Italy nel mondo è stato l’embargo russo contro i cibi europei con il moltiplicarsi nel Paese di Putin del falso Made in Italy a tavola, dal Parmesan al salame Milano fino all’insalata “Buona Italia” rigorosamente taroccati.
Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia decise con embargo nell’agosto 2014 in risposta alle sanzioni europee per l’annessione della Crimea, si aggiunge – sottolinea in una nota Coldiretti la beffa della diffusione nei supermercati di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy perché realizzati in Russia”.