Una ricerca del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM, Ufficio italiano brevetti e marchi) ha registrato l’attività tra il 2008 e il 2015 dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanza ed i numeri fanno davvero impressione: 131.000 sequestri, 432 milioni di articoli contraffatti ritirati dal mercato. Il valore complessivo della merce sequestrata fino al 2014, per il 51% proveniente dalla Cina, è di 4,5 miliardi di euro.
Nel 2015 gli italiani hanno speso 6,9 miliardi di euro per acquistare prodotti contraffatti, un valore in crescita del 4,4% rispetto al 2012. Al primo posto ci sono l’abbigliamento e gli accessori, il cui valore sul mercato nazionale del fake è stimabile in 2,2 miliardi di euro, pari al 32,5% del totale. Sono falsificati soprattutto giubbotti, capi sportivi e, tra gli accessori, borse e portafogli. Immediatamente a ruota il settore degli audiovisivi, con un valore di spesa pari a quasi 2 miliardi (il 28,5% del totale). Produrre e commercializzare legalmente creerebbe oltre 100.000 posti di lavoro, la produzione interna crescerebbe di 18,6 miliardi di euro, il gettito fiscale salirebbe di 1,7 miliardi di euro, ma considerando anche le imposte 5,7 miliardi di euro, pari al 2,3% del totale delle entrate dello Stato per le stesse categorie di imposte.