Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, è il nuovo coordinatore di Agrinsieme, l’aggregazione economica che rappresenta il 35% del fatturato agroalimentare italiano, ed oltre i due terzi delle aziende agricole attive lungo la Penisola, con oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate. L’annuncio, a Roma, in occasione della presentazione del “Manifesto” di Agrinsieme, costituita dalle organizzazioni professionali Cia, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare.
Mercuri, foggiano, 52 anni, imprenditore agricolo a Orsara di Puglia, subentra a Dino Scanavino, presidente Cia, che ha guidato Agrinsieme nell’ultimo anno e mezzo. Tra le nuove sfide del 2017, come annunciato dal neo-coordinatore Mercuri: «Agrinsieme continuerà a sostenere ogni iniziativa di lotta al caporalato, al tempio stesso chiedendo di rivedere le regole che penalizzano le imprese sane». Per rilanciare l’occupazione «la strada per uscire dal tunnel nero di crisi profonda – prosegue Mercuri – è la specializzazione e l’innovazione. Solo così si possono abbassare i costi, ridurre gli sprechi, ad esempio dell’acqua, ottimizzare gli interventi e ridurre l’utilizzo anche di sostanze chimiche in difesa dell’ambiente». Infine, per quanto attiene alla Pac post 2020, il coordinatore di Agrinsieme sostiene che: «occorre una nuova valutazione dei pagamenti disaccoppiati che rischiano di sovracompensare gli agricoltori nelle fasi positive degli scambi e di non compensarli adeguatamente nei momenti di crisi».