I settori economici nei cui confronti i consumatori del Veneto si sentono meno tutelati sono le banche (59 per cento) e le assicurazioni (53). Le altre voci di preoccupazione si collocano al di sotto del 40 per cento (chiarimenti su disservizi 38 per cento; energia 37 per cento, truffe on line e acquisti entrambi al 36 per cento; telefonia al 34 per cento e così via). E’ quanto rileva una indagine condotta tra il 5 e l’11 aprile scorso da Swg su incarico della Regione (margine d’errore statistico del 3,5 per cento).
L’indagine stima che l’84 per cento dei consumatori veneti ritengano importante o molto importante l’attività della associazioni di tutela dei diritti degli utenti, alle quali si è già rivolto il 25 per cento degli intervistati, con un grado di soddisfazione del 64 per cento. Il 59 per cento del campione si sente peraltro poco o per niente informato sui propri diritti di consumatore. Se si presenta un problema, la risposta viene cercata anzitutto in internet, poi presso gli sportelli delle associazioni che diventano non solo luogo di denuncia ma anche di confronto e consiglio. Se le associazioni sono benemerite, il Comune è l’ente pubblico che viene considerato in prima fila tra quelli cui è richiesto il maggiore impegno per la tutela.
L’indagine ha anche approfondito il tema della contraffazione, che viene percepita genericamente come un danno, ma più al sistema economico in generale che al consumatore e nel cui contrasto è richiesto in primo luogo l’intervento delle forze dell’ordine (64 per cento), seguite dai Comuni (41 per cento), mentre i consumatori stessi si collocano al terzo posto con il 30 per cento.