In arrivo le etichette per i  decoder: andranno a sostituire i bollini DGTVi e rappresenteranno un vero nuovo e più articolato sistema di classificazione degli apparecchi. Una classificazione che sarà più ampia e toccherà, oltre che i decoder integrati e quelli esterni, anche quelli dati in comodato (Sky Box e Premium On Demand su tutti).
Nell’etichetta verranno indicati molti dati, tra cui le piattaforme supportate (digitale terrestre, satellite, IPTV), la compatibilità con i servizi HD e con quelli interattivi, oltre a PayTV e slot Common Interface. La classificazione sarà a cura dell’Agcom, che dovrebbe garantire imparzialità (essendo un organismo pubblico), mentre la realizzazione tecnica sarà affidata alla Fondazione Ugo Bordoni e consultabile direttamente sul sito dell’Agcom. La classificazione sarà inoltre dinamica, per tenere conto dell’evoluzione del mercato. Attualmente la classificazione dovrebbe essere composta da 6 classi, a seconda delle caratteristiche e delle piattaforme supportate (più piattaforme equivale a una classe più alta).
Non è ancora chiaro se queste nuove etichette saranno in sostituzione dei vecchi bollini DGTVi, oppure si affiancheranno ad essi. Queste etichette potrebbero però riaprire la strada al decoder unico, l’ormai “mitologico” decoder che dovrebbe garantire la ricezione di più servizi da piattaforme diverse con un unico apparecchio. Con l’avvento delle PayTv, infatti, il decoder unico è stato trascurato, pur essendo ancora previsto dalla normativa.