Sullo scandalo della carne di cavallo nei tortellini e ravioli Buitoni che avrebbero dovuto essere di solo manzo, interviene il presidente della COPAGRI, Franco Verrascina, per sottolineare che: «è grave l’espansione dello scandalo perché il marchio interessato è di proprietà di una multinazionale (Nestlé) ma sul mercato, ovvero agli occhi del consumatore, appare ancora come portatore di un’identità italiana. Ciò comporta un evidente danno d’immagine ed economico per il nostro agroalimentare, e questo è amplificato dal fatto che i prodotti interessati sono tipici della cucina italiana. Il nostro Paese e l’agroalimentare Made in Italy, invece, non c’entrano proprio nulla con questa vicenda e andrebbero tutelati con ogni modalità possibile».
Aggiunge Verrascina: «il problema non è legato ad una questione di sicurezza alimentare, ma ad un’etichettatura fuorviante rispetto al reale contenuto dei prodotti. Occorre evitare ulteriori effetti negativi sull’economia agroalimentare nazionale. Il consumatore può continuare a optare per lasagne, tortellini, ravioli, ma va aiutato nelle sue scelte con un intervento deciso a favore dell’obbligo dell’indicazione dell’origine nelle etichette non solo dei diversi tipi di carne, ma di tutti i prodotti alimentari. La tracciabilità è la via maestra per garantire la massima trasparenza al consumatore che vuole scegliere un prodotto italiano o meno. L’Unione Europea deve prenderne atto ed attivarsi celermente in questa direzione».