L’acquisto di capi di abbigliamento influenza le emissioni di carbonio a livello globale del +10%

Secondo uno studio dell’Apparel Impact Institute l’1,8% della produzione mondiale di gas serra nel 2021 proviene dalla moda. La produzione di vestiti è raddoppiata dal nei primi 15 anni del 2000. I consumatori ogni anno acquistano il + 60% di capi di abbigliamento rispetto alla fine del secolo scorso. Questo comportamento è frutto di una maggiore disponibilità economica e della possibilità di acquistare capi ad un costo contenuto, appartenenti alla categoria fast fashion, con maggiore facilità.

Questa pratica ha portato ogni consumatore ad avere un guardaroba variegato ma a sfruttarne solo il 50%. I dati indicano come il ciclo di vita di un abito sia di massimo 3 anni. Il prezzo accessibile spinge quotidianamente i consumatori ad acquistare capi di tendenza senza tener presente che questa azione influenza le emissioni totali di carbonio a livello globale fino a toccare il + 10%.

Nel mondo si producono 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili l’anno, tra gli stati che producono la maggior parte di questi rifiuti troviamo la Cina (20 milioni di tonnellate) e gli Stati Uniti (17 milioni di tonnellate). Per aumentare la sostenibilità per il settore dell’abbigliamento si possono intraprendere cinque azioni:

  • Acquistare abiti “senza tempo”, di qualità superiore e dando priorità alla durabilità rispetto alle tendenze.
  • Acquistare i capi di abbigliamento sostenibile che danno priorità a pratiche di utilizzo di materiali ecocompatibili con politiche etiche all’interno dell’azienda.
  • Valutare la possibilità di trasformare i capi che si hanno nel guardaroba. 
  • In caso di le situazioni richiedono abiti particolarmente eleganti e adeguati ad eventi “unici” esiste la possibilità di noleggiare i capi di abbigliamento.
  • Acquistare abiti di seconda mano

Il riuso o l’acquisto di capi di seconda mano ha grandi possibilità di impatto positivo sull’emissione di CO2. Uno studio condotto dall’organizzazione Oxfam ha calcolato in base al guardaroba medio di un adulto, composto da 118 capi, la metà venisse acquistata di seconda mano comporterebbe un risparmio di CO2 pari a 12,5 miliardi di chilogrammi.

26 ottobre 2023