Priva di etichettatura e confezionata in cartoni non a norma. Ovviamente era anche spacciata come un prodotto italiano, per italiana quando invece di italiano c’era ben poco. Trentacinque tonnellate di pasta sono state sequestrate dagli uomini del Nucleo tutela regolamenti comunitari del Corpo forestale del Comando Regionale Puglia in due aziende in provincia di Barletta Andria e Trani.
Le aziende produttrici, che si trovano in due comuni diversi, avevano impacchettato 18 tonnellate di spaghetti e 17 tonnellate di fettuccine utilizzando semplici cartoni non conformi per contenere alimenti e venire a contatto diretto con gli stessi. Una parte delle confezioni era inoltre priva di etichettatura, senza indicazioni né sul lotto di appartenenza né sulla data di scadenza. In una delle due ditte le irregolarità non finivano qui. I militari del Corpo forestale hanno infatti accertato che la pasta era realizzata con materie prime non italiane, ma era venduta in confezioni riportanti in evidenza il tricolore. Violando in tal modo la normativa italiana di settore che assegna il marchio di “made in Italy” solo a prodotti coltivati e trasformati in Italia. Ingannando tutti quei consumatori sicuri di acquistare un prodotto di origine italiano.
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