Intervista a Andrea Nicolello Rossi, Presidente Fairtrade Italia.

COS’E’ IL COMMERCIO EQUO SOLIDALE?

“Il commercio Equo e Solidale nasce negli anni Ottanta quando è stato evidente, soprattutto nel Nord Europa, che era ingiusto scaricare sui produttori del Sud del Mondo la lotta commerciale tra i grandi produttori. E’ nata l’idea di un commercio che pagasse un prezzo equo e che riconoscesse al lavoratore il suo operato e quindi la sua dignità. Ciò per permettere alle comunità locali di svilupparsi  e di migliorare la loro capacità produttiva e le loro condizioni di vita. I concetti fondamentali di concretezza del commercio equo solidale, sono pagare un prezzo giusto della produzione, fare contratti duraturi nel tempo, concedere i pre-finanziamenti per situazioni di partenza difficoltose ed evitare gli intermediari che sfruttano le produzioni.”

IL CONSORZIO “FAIRTRADE” NASCE NEL 1994 SENZA SCOPO DI LUCRO. AD OGGI QUALI SONO I NUMERI DI QUESTA REALTA’  COOPERATIVA INTERNAZIONALE?

“Fairtrade”, a livello internazionale, coinvolge 24 nazioni nei mercati del Nord del mondo, dove i prodotti sono cercati e sono identificati da un marchio preciso che garantisce la certificazione. Ci sono tre continenti nei quali questi sono coinvolti, circa 800 realtà produttive del sud del mondo affiliate al sistema, e abbiamo avuto nel 2010 un volume di vendita di prodotti, su base internazionale, che si è aggirato intorno ai 3,4 miliardi di euro. Su base italiana siamo una realtà più piccola e il valore di vendita sui prodotti, nel 2010, si è attestato intorno ai 49,5 milioni di euro.”

IL MARCHIO FAIRTRADE CERTIFICA UNA VASTA GAMMA DI PRODOTTI. NON SI CORRE IL RISCHIO DI FARE CONCORRENZA AI NOSTRI PRODUTTORI?

“No, i nostri prodotti non sono all’interno della filiera produttiva del nostro mercato e quindi non entrano in diretta concorrenza. Sono prodotti che nella trasformazione e nella produzione di prodotti italiani di qualità possono trovare uno spazio nel connubio tra tradizione artigianale italiana e materie prime importate (ad esempio lo zucchero di canna e il cacao).”

IL MARCHIO E’ IL MEZZO DI IDENTIFICAZIONE DI UN PRODOTTO. QUAL E’ IL RAPPORTO TRA PRODOTTI EQUO SOLIDALI E TRACCIABILITA’ ALIMENTARE?

“La certificazione “Fairtrade” garantisce la tracciabilità nell’ 80% dei prodotti e assicura che quello che il consumatore acquista con un marchio apposto sulle confezioni è realmente un prodotto realizzato secondo i criteri. Nel 20% dei casi si tratta di una certificazione documentale, perché a fronte di alcune produzioni anche in loco (per esempio quella dei succhi), per un’economia di scala, il succo viene mischiato e le produzioni vengono mischiate. Noi abbiamo una tracciabilità documentale che ci garantisce che se cento entra in un sistema di trasformazione,  cento può essere messo nel mercato.”

Micol Stelluto