Il Consiglio direttivo della Commissione nazionale UNESCO, con il voto unanime di tutti i suoi componenti, ha deliberato l’invio a Parigi, sede dell’Organizzazione internazionale, del dossier di candidatura del ‘paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato’. Si tratta dell’unica candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO per il 2014. «È la prima volta – sottolinea il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania – che il governo italiano candida un paesaggio rurale alla prestigiosa Lista dei beni patrimonio dell’umanità, unici al mondo. La scelta di oggi è un’ulteriore riprova dell’attenzione dell’esecutivo per i temi dell’agricoltura. Mi auguro che la valutazione dell’UNESCO possa essere positiva, conferendo così il giusto riconoscimento a un territorio pieno di storia e poesia, che in questa area del Piemonte si fa tutt’uno con la tradizione agricola portata avanti nei secoli dai suoi abitanti».
Il sito piemontese, una delle massime espressioni del patrimonio rurale italiano, è il primo paesaggio italiano a essere candidato per ragioni legate alla propria tradizione vitivinicola nella prestigiosa Lista che raccoglie i monumenti, gli edifici, i siti e i paesaggi culturali considerati ‘Patrimonio dell’Umanità’.

Paesaggio: il vino migliore dai luoghi più belli
“Il lavoro da fare – spiega il Ministro Catania in relazione alla presentazione della candidatura del territori Langhe-Roero e Monferrato – è ancora tanto. L’iscrizione nella lista avverrà solo dopo il giudizio degli organi valutatori. Dovremmo convincere infatti i 190 Paesi, che aderiscono all’organizzazione internazionale, che il paesaggio di Langhe-Roero e Monferrato è unico al mondo e, quindi, deve avere un posto di riguardo tra le eccellenze dell’UNESCO. Sono sicuro che l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, dalle Amministrazioni centrali e locali alle comunità interessate, stia andando nella giusta direzione. L’ottima documentazione a supporto della candidatura ci fa essere ottimisti. È fondamentale ora che il sistema Paese sostenga questa candidatura in tutte le sedi istituzionali. Il Ministero delle politiche agricole farà la sua parte. L’iscrizione di tale sito nella prestigiosa Lista dell’UNESCO – ha concluso il Ministro – riveste un’importanza strategica anche per l’intero settore vitivinicolo italiano».
L’elaborazione del dossier di candidatura è stato affidato a un gruppo di esperti coordinato dal prof. Pier Luigi Petrillo, che ha già curato con successo i dossier relativi alle ‘Dolomiti’ e alla ‘Dieta mediterranea’, oggi patrimonio dell’umanità UNESCO.