La Fashion Revolution Week, dal 18 al 24 aprile, chiama a raccolta, anche quest’anno, tutti coloro che vogliono creare un futuro etico e sostenibile per la moda, chiedendo maggiore trasparenza durante tutta la filiera produttiva e fino al consumatore finale. Chi vorrà aderire alla campagna è invitato a indossare gli abiti al contrario con l’etichetta bene in vista, fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media (Facebook, Twitter, Instagram) con l’hashtag #WhoMadeMyClothes, taggando i grandi marchi della moda e condividendo le loro risposte.
Fashion Revolution nasce in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade, per ricordare l’anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove nel 2013 hanno perso la vita 1133 operai del tessile. In Italia la campagna è coordinata dalla stilista Marina Spadafora, con Virginia Pignotti, Laura Tagini e Carlotta Grimani, ed è sostenuta da Altromercato insieme alle Botteghe del Mondo. Durante la settimana, in 86 Paesi del mondo, si succederanno eventi e iniziative per sostenere un grande, unico messaggio di giustizia e celebrare la moda come forza di cambiamento, mostrando il proprio sostegno a chi vuole creare filiere trasparenti, etiche e giuste.