Verona è la prima provincia esportatrice italiana nel vino, nel marmo, nelle batterie, pile, accumulatori, calcestruzzo, cemento, gesso e nei prodotti abrasivi e di minerali non metalliferi: è quanto emerge dal Report “Verona nel Mondo. Interscambio commerciale”, con le elaborazioni dei dati import-export di fonte Istat, presentato insieme al “Rapporto sull’economia veronese”, che analizza i principali dati relativi al 2016.
Con una crescita del +2,9% rispetto al 2016, Verona è la decima provincia italiana per export, registrando una performance migliore rispetto a quella del Veneto (+1,3%) e dell’Italia (+1,2%).
«Siamo secondi nell’alimentare e nell’ortofrutta – sottolinea il Presidente, Giuseppe Riello e, nonostante la grave crisi che attanaglia il comparto, siamo ugualmente terzi nella termomeccanica. Siamo settimi per le calzature, decimi per il tessile abbigliamento e tredicesimi per i macchinari».

In appena quindi anni è completamente cambiata l’economia della provincia

I prodotti alimentari raggiungono quota 1,4 miliardi di euro, in aumento del +8,3%, il vino cresce del +4,7% a 923 milioni ed è boom per l’ortofrutta che aumenta del +12,3% a 570 milioni di Euro. Cresce anche il sistema arredo +1,4%, con una quota del 5% sul totale delle esportazioni provinciali, grazie soprattutto ad un +1,6% del marmo.
Il sistema-moda, che rappresenta una quota del 12%, registra una flessione del -1,7% che risulta dall’intreccio di due variazioni di segno opposto: il +1,6% per il tessile-abbigliamento e il -8,8% per il calzaturiero. Quasi stabile, il comparto dell’automazione, con un -0,7% che, con oltre 2 miliardi di Euro, rappresenta il 21% delle esportazioni veronesi.