Micam, Mipel, TheOneMilano, Homi Fashion&Jewels Exhibition: la moda si rilancia dopo la pandemia

Oltre 1.400 marchi dei comparti moda, calzature, pelletteria e gioielli fashion: basta questo numero per dare il segno dell’importanza del mese di marzo nel panorama delle manifestazioni milanesi. In parte sovrapponendosi, la Fiera Milano Rho ospita dall’11 al 15 marzo Micam, Mipel, TheOneMilano e Homi Fashion&Jewels Exhibition.
Inizia, dall’11 al 14 marzo, Homi Fashion&Jewels Exhibition, la manifestazione dedicata al bijou, al gioiello trendy e agli accessori moda, che vedrà la presenza di 376 brand, di cui il 37 % provenienti dall’estero, in particolare da Grecia, Spagna, Turchia, Francia, India. In fiera sarà presente anche la collaborazione tra Homi Fashion&Jewels Exhibition e Polidesign, grazie alla quale la manifestazione ha sviluppato uno speciale osservatorio, declinato in una mostra all’interno di un’area dedicata, che ha individuato due macro tendenze future, destinate a guidare le scelte e i desiderata dei consumatori per il prossimo biennio.
Per l’universo della calzatura, Micam è in calendario dal 13 all’15 con la sua 93esima edizione. Riunirà 821 player che presenteranno le loro collezioni per l’AI 2022-23: tra le novità della manifestazione, la nuova area “Green Zone”, al padiglione 7, focalizzata sulla sostenibilità e definita “un laboratorio di idee e un momento di promozione per tante aziende”.

L’edizione 121 di Mipel, dal 13 al 15 marzo, raddoppia i suoi spazi espositivi per ospitare più di 100 brand, tra marchi storici e aziende emergenti nazionali e internazionali. Un’importante novità è rappresentata dalla collaborazione con Mirta Wholesale, il portale B2B nato per connettere le piccole realtà artigiane del lusso con le boutique internazionali.
Infine, TheOneMilano, sempre dal 13 al 15 marzo, che porterà in fiera 90 brand provenienti da 11 Paesi, con le loro collezioni donna AI 2022-23, ma con incursioni anche nell’outerwear maschile, soprattutto nella parte sportywear. Cuore pulsante del salone sarà l’area speciale “Slow Fashion Manifesto: le competenze visibili”, dedicata agli artigiani di tutto il mondo, in particolare quelli del made in Italy, e al “saper fare”.