Le stime più ottimistiche parlano di un -1,8% nei primi tre mesi: ma quanto durerà l’emergenza? .

Secondo i dati comunicati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, il settore ha registrato una discreta crescita il primo semestre del 2019 e un rallentamento nel secondo, per il peggioramento del quadro macroeconomico italiano e le incertezze della situazione internazionale. La sorpresa però è venuta nel quarto trimestre nel quale si è verificato un lieve rimbalzo dei dati che ha portato il preconsuntivo del fatturato il 2019 a +0,5%. L’anno si è quindi chiuso in linea con le cifre di quello precedente.
La nota di Camera Moda spiega che a dicembre si era diffusa una percezione sulle prospettive economiche di maggior ottimismo. Ma le crisi in Libia e Iran e la definitiva Brexit hanno raggelato una tendenza che alla fine è stata decisamente affossata per l’allarme provocato dall’epidemia di Coronavirus in Cina.
Le stime degli operatori sono per una contrazione dei fatturati del -1,8% nel primo trimestre del 2020, destinato ad aggravarsi ulteriormente se l’epidemia si protrarrà.

Asse tecnologico
Milano-Cina


Dalla Milano Fashion Week, che partirà il prossimo 18 febbraio, parte il progetto «China we are with you» promosso dalla Camera nazionale della Moda (CNMI) il cui presidente, Carlo Capasa ha annunciato «Streaming e collegamenti video per creare un ponte tra Italia e Cina».
Protagoniste saranno le nuove collezioni di 8 designer cinesi emergenti, negli spazi dedicati al Fashion Hub, all’interno del Museo della Permanente dal 18 al 24 febbraio. L’esposizione virtuale dalla Cina sarà affiancata alle sfilate live che dalla Milano Fashion Week saranno trasmesse in diretta sulle maggiori piattaforme digitali cinesi.
Si cerca così di supplire al migliaio di presenze in meno, oltre l’80% del normale flusso dalla Cina, dovute al blocco dei viaggi aerei e alle altre misure che anche in Cina sono satte adottate per frenare il contagio.