I ‘sei consigli’ per il settore della moda, coniugando una nuova produzione con la sostenibilità

Prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, in tutto il mondo ogni anno venivano prodotti oltre 150 miliardi di capi di abbigliamento per una spesa annua per le voci della moda equivalente all’incirca al prodotto interno lordo dei 126 paesi più poveri del mondo.
Il lento ritorno alla normalità, almeno per alcuni dei Paesi più fortemente legati alla moda, sta facendo ripartire gli ordini a breve termine, riapre quindi le fabbriche e spinge i negozi a rialzare le serrande nel tentativo di rimettere in moto la domanda di abbigliamento e calzature. Ma soprattutto all’interno di quest’intero comparto, così importante per l’Italia, è evidente che la prossima ‘normalità’ non potrà essere uguale a quello che c’era prima.
Il centro di ricerca e sviluppo di Accenture “The Dock”, azienda leader nei settori strategy & consulting, interactive, technology e operations, in uno studio sulla trasformazione della catena di fornitura, dipinge il quadro di un’industria ‘costretta’ ad un cambiamento significativo. Utilizzando le intuizioni di alcuni dei maggiori produttori di abbigliamento del mondo, lo studio ha individuato sei punti chiave che, proprio sfruttando il blocco dei mesi scorsi, possono rilanciare su nuove basi la filiera della moda:

? i marchi e i fornitori devono affrontare sistematicamente la sostenibilità e farne parte della loro strategia mettendo gli obiettivi di sostenibilità in relazione con le misure di crescita economica

? i marchi e i fornitori possono ridurre il loro impatto negativo sull’ambiente e far crescere il loro business a lungo termine

? le aziende devono sviluppare partnership e costruire relazioni strategiche a tutti i livelli per essere all’avanguardia nel settore

? l’industria ha bisogno di una posizione comune sugli standard di sostenibilità e sui metodi di lavoro estendendo le attuali pratiche già esistenti per farne fonte di un cambiamento radicale

? i marchi, lavorando insieme per standardizzare i requisiti e la frequenza dei controlli, sono in grado di migliorare in modo duraturo l’efficienza e la visibilità dell’area di produzione tessile

? i marchi e i fornitori devono migliorare i loro processi inefficienti aggiornando il loro IT e iniziando a generare valore dai volumi di dati esistenti.