Le aziende private (e pubbliche) a guida femminile ottengono risultati migliori e cresce il Pil

Un libro che indaga le ragioni del gender gap denunciando le fragilità attuali ed evidenziando le possibili vie di miglioramento per una ‘rivoluzione possibile’, per diffondere una cultura aziendale più equa e inclusiva. Questo è “She Leads: la parità di genere nel futuro del lavoro”, scritto da Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager e 4.Manager insieme con Andrea Catizone, Avvocata sui diritti della persona e delle discriminazioni e a cura della giornalista Silvia Pagliuca e edito dal Sole 24 Ore. L’assunto iniziale è che colmare il divario tra donne e uomini in ogni ambito della vita privata e pubblica consentirebbe di avere una crescita del Pil del 12%. Ma oggi una donna su due è inoccupata; tra i manager  le donne sono appena il 28%; a parità di mansioni le donne sono retribuite il 13% in meno rispetto aghi uomini.

«Gender gap – spiega Silvia Pagliuca – significa vivere in un Paese in cui il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi in Europa e i salari lordi annuali delle mamme lavoratrici sono inferiori di 5.700 euro rispetto alle lavoratrici che non sono mamme».
Eppure, in termini di produttività, sostenibilità, innovazione e benessere della forza lavoro, le imprese a conduzione femminile presentano un punteggio più alto sul grado di digitalizzazione rispetto alle imprese a conduzione prioritaria o esclusiva maschile.

Il problema della disuguaglianza di genere è presente anche nelle istituzioni pubbliche. «I dati statistici relativi alla presenza delle donne in magistratura – spiega Francesca Nanni, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Milano – dimostrano che tra i magistrati in ruolo, il 27% circa dei direttivi, il 45% circa dei semidirettivi e il 58% dei magistrati con funzioni ordinarie sono donne». 

«Il Sole 24ore – spiega Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata Gruppo 24 Ore – è il primo media ad aver acquisito la certificazione di parità di genere già a dicembre scorso e di questo siamo particolarmente fieri. Non lo abbiamo fatto come un punto di arrivo ma come un punto di partenza».

19 giugno 2023