Gli investimenti serviranno ad ammodernare o realizzare nuovi impianti in un’ottica di economia circolare

Il rapporto annuale “L’Italia che ricicla” dedica un approfondimento all’attuazione degli investimenti del PNRR. Le quattro filiere strategiche individuate dal Piano d’Azione per l’Economia Circolare promosso dall’UE sono: plastiche, carta e cartone, RAEE e il tessile. Queste filiere sono destinatarie di progetti innovativi per il trattamento e il riciclo dei rifiuti con un finanziamento totale di 600 milioni di euro. Gli investimenti serviranno ad ammodernare o realizzare nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti delle apparecchiature elettriche/elettroniche e per quelli della carta e cartone. Per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti plastici i fondi serviranno per la realizzazione di nuovi impianti attraverso il riciclo meccanico compresi i rifiuti plastici marittimi. In ultimo i fondi andranno a sovvenzionare la creazione di infrastrutture del settore tessile pre e post consumo.

Nell’ottica di questo progetto di economia circolare i fondi sono stati redistribuiti in modo equo tra le regioni del Centro-Sud (49,2%) e del Nord. La maggior parte dei fondi destinati al Nord sono stati indirizzati alla regione Lombardia (28,9%) a seguire il Veneto (5,5%) e il Piemonte (3,7%). Nelle regioni del Centro la regione Lazio è stata la maggior ricevente con il 13,6%. Spostandosi al Sud la maggior parte degli investimenti è stata destinata alla regione Campania (7,4%) e Puglia (6,1%). Per quanto riguarda le isole, alla Sicilia sono stati destinati il 6,3% dei finanziamenti totali mentre per la Sardegna il 2,8%. La Valle d’Aosta è l’unica che non si è aggiudicata nessun finanziamento per i progetti. La suddivisione delle risorse aveva come principio la destinazione del 60% delle risorse al Centro-Sud ed è stato rispettato con un 58% dei fondi. Solo il settore tessile e quello delle plastiche hanno ricevuto meno risorse del previsto (il 40%). Questa disparità potrebbe essere imputabile alla quantità e alla qualità dei progetti presentati dalle regioni oltre ad essere collegata allo sviluppo di questi due settori nel Nord rispetto al Centro-Sud. 

21 Novembre 2023