Il turismo del vino si conferma in costante crescita con una spesa di oltre 2,5 miliardi di euro e oltre 10 milioni di arrivi nello scorso anno. I dati sono del XII° Rapporto di Città del Vino e Università di Salerno e sono stati presentati nel corso del principale appuntamento italiano per il settore del turismo, la Bit alla Fiera Milano Rho.

«Il numero degli arrivi in cantina – afferma Floriano Zambon, presidente di Città del Vino – continua  ad aumentare e il valore economico dell’enoturismo contribuisce sempre più alla ricchezza complessiva dell’Italia». Secondo gli operatori turistici, però, il turismo del vino soffre per la qualità dell’offerta e dei servizi sul territorio e nelle cantine, perchè sono disomogenei e non sempre adeguati. C’è poi la carenza di progetti e finanziamenti quadro e la formazione professionale e la promozione spesso inefficaci. L’enoturismo, poi, continua a non essere una destinazione per tutti: le “barriere architettoniche”, infatti, impediscono l’accesso ai luoghi del vino ai disabili nel 51,61% dei casi. Da segnalare anche la percezione degli operatori del settore sul mancato effetto Expo, considerato “troppo Milanocentrico” e con scarse ricadute sui territori, in particolare i più periferici: secondo il Rapporto oltre 8 cantine su 10 non hanno registrato benefici in termini di arrivi e visibilità dall’Esposizione Universale.