Su segnalazione del Consorzio di Tutela Asiago Dop, è stata ritirata una inserzione su eBay con la quale un produttore americano si dichiarava disponibile all’invio in Europa e alla vendita di formaggio Asiago, ovviamente falso. Il ritiro dell’inserzione rappresenta la prima applicazione del protocollo d’intesa per la tutela e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari DOP e IGP siglato lo scorso maggio tra l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), la piattaforma online eBay e l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG) alla quale anche il Consorzio di Tutela Formaggio Asiago DOP aderisce.

Il protocollo siglato lo scorso maggio assegna un ruolo centrale al Programma di verifica dei diritti di proprietà (Verified Rights Owner – VeRO), un sistema che consente ai titolari di diritti di proprietà intellettuale (come copyright, marchi registrati o brevetti) di segnalare eventuali violazioni.  Per il tramite del Programma VeRO, il Dipartimento ICQRF ha inviato a eBay la “notifica di violazione di diritti di proprietà intellettuale in relazione alle produzioni DOP e IGP” e il marketplace ha rimosso l’annuncio. Contestualmente, l’Ispettorato ha attivato le procedure di protezione ex officio su tutto il territorio dell’Unione europea per il blocco della commercializzazione dei prodotti rilevati.

Anche eBay contro il falso: ritirato un ‘Asiago’ americano

«Siamo lieti – ha affermato il Presidente del Consorzio Asiago Dop, Roberto Gasparini – di testimoniare l’efficacia dell’azione congiunta tra eBay, il Consorzio di Tutela e ICQRF. Un risultato che si affianca alle azioni di tutela che svolgiamo quotidianamente in tutti i paesi dell’Unione Europea e che ci ha visto, anche alla recente fiera Sial, il Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parigi, procedere al sequestro di due prodotti contraffatti. Nei cinque giorni di manifestazione, infatti, sono stati segnalati e, grazie al pronto intervento del ICQRF e delle autorità francesi, posti sotto sequestro due casi di asiago contraffatto, uno americano e l’altro lettone, fatto quest’ultimo ancor più grave perché realizzato da un produttore UE. In entrambi i casi, l’azione tempestiva del Consorzio e la pronta risposta delle autorità competenti ha dimostrato l’efficacia della rete di vigilanza internazionale da tempo attivata ed  ha permesso di applicare prontamente l’obbligo comunitario della tutela “ex officio”. Un obbligo – conclude il presidente Gasparini – che deve essere assunto come un impegno di ogni membro della UE a monitorare e a far rispettare, nei propri territori, le denominazioni protette di ogni Paese».