Quasi 9 milioni d’ettolitri sono detenuti in Veneto: intanto la Regione aumenta i contributi OCM

Alla data del 17 giugno 2020, negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 46,6 milioni di ettolitri di vino, 4,5 milioni di ettolitri di mosti e 85 mila di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 15 giugno 2019 si osserva una riduzione del -2,5% per i vini, del -9,5% per i mosti e del -38,6% per i VNAIF. In riduzione i dati delle giacenze per vini e mosti anche rispetto al 10 giugno 2020: -1,9% per i vini, -2,1% per i mosti.
Circa il 58% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10%) e Verona (9%). Le due predette province detengono più vino (8,9 milioni di ettolitri) rispetto alla Puglia e Sicilia sommate assieme (7,4 milioni di ettolitri).
Il 52,6% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (54,3%). Il 26,1% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (56,5%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,4% del totale. Il restante 19,9% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (526), le 10 denominazioni più conosciute costituiscono il 40,3% del totale dei vini a DO presenti.

Frattanto la Giunta regionale del Veneto, ridefinendo gli importi assegnati al settore vitivinicolo, ha scelto di investire per il 2021 maggiori risorse sulla misura promozione e la misura investimenti. Le risorse per la misura promozione passano da 13,7 milioni a 16,5 milioni di euro per la campagna 2020/2021. L’altra misura su cui la Regione ha scelto di allocare maggiori risorse è la misura OCM investimenti: con la rimodulazione appena approvata le risorse da impiegare nella misura del PNS Investimenti, che passano così da 7,9 milioni di euro inizialmente stanziati agli attuali 12,8 milioni.