Lo sviluppo vitivinicolo della Cina è, come tutto in quell’immenso Paese, galoppante. Lì dove non c’era tradizione, cultura del vino ci si è ‘ispirati’ a quanto si è venuto a sviluppare nei secoli nella Vecchia Europa: per il vino il primo sguardo è stato rivolto alla Francia. Non è un caso allora che l’unica cantina a temperatura naturale e costante della nazione, il primo impianto cinese di stoccaggio di vino in profondità sia stato inaugurato nella contea di Changli (provincia di Hebei). L’area infatti si trova al 39esimo grado di latitudine nord: è esattamente la medesima latitudine di Bordeaux, in Francia, una delle più rinomate città vitivinicole al mondo.
Nel 2002 grazie a investimenti del Kwei Chou Moutai Group, era stata creata la società Changli Moutai Wine. L’azienda ha incominciato a produrre vino introducendo tecniche importate proprio da Bordeaux ed oggi, la produzione annuale di vino ha superato le 10mila tonnellate, con asset fissi superiori ai cento milioni di yuan. La cantina è stata realizzata in sette anni di lavori dalla Moutai Wine Company (un tempo ‘eterno’ per chi i grattacieli li costruisce in un paio d’anni) e introduce nel Paese asiatico una forma di stoccaggio vinicolo che fin qui non era stata praticata, stante che il vino prodotto era genericamente destinato al consumo immediato. La contea di Changli è conosciuta come “la casa dell’uva da vino cinese” e anche “la città del vino rosso secco” ed ora potrà sperimentare anche le tradizionali forme di invecchiamento della propria produzione.
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