Trova conferma giorno dopo giorno l’anticipazione, di cui abbiamo scritto gia due settimane fa, sulla vendemmia 2016: l’Italia si conferma leader mondiale nella produzione di vino con 48,5 milioni di ettolitri stimati per la vendemmia 2016, di poco inferiori al 2015, anno record con 49,3 milioni. Le stime sono questa volta quelle, pressoché ufficiali, di Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare): presentate in conferenza stampa al Ministero delle politiche agricole, dicono di un primato italiano consolidato davanti alla Francia, che paga una flessione del 10% e si ferma a 42,9 milioni di ettolitri, e una Spagna, che conferma i dati dell’ultimo biennio intorno ai 42-43 milioni.
Il Veneto mantiene la leadership nazionale tra le regioni, con il 20% circa del vino prodotto nel nostro Paese. Bene anche Emilia Romagna e Puglia con percentuali intorno al 15% del vino nazionale. La Sicilia mantiene la quarta piazza, ma subisce una pesante flessione rispetto al 2015 (-15%), così come Toscana e Campania, che vedono calare la propria produzione del 20%. Bene anche le esportazioni: «Nei primi cinque mesi del 2016 – ha detto il Presidente dell’Uiv, Antonio Rallo – le esportazioni sono cresciute del 4% e questo ha permesso ai produttori di sopperire ad un calo relativo sul mercato nazionale». «La leadership internazionale italiana nel vitivinicolo ormai è strutturale e consolidata – ha affermato Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea – e i grossi investimenti sugli impianti, anche in anni di crisi, fanno prevedere una vendemmia di alto livello qualitativo, cosa che dovrebbe garantire al brand del vino italiano di rafforzarsi sui tutti mercati».