Si riduce la domanda di vino Novello. Fino a qualche anno fa era un ‘fenomeno’ nel panorama enologico e la data di apertura delle bottiglie era oggetto di grande attesa. Quest’anno la previsione nazionale è di appena 2 milioni di bottiglie, contro le 17 milioni di una decina anni fa. «Non produciamo più questo vino, non c’è domanda – dice Renato Reggio, enologo della cantina sociale di Rivalta Bormida, in provincia di Aleassandria – ci chiedono il Novello due clienti francesi, ma solo nell’attesa del Beaujolais nouveau».

Non è sempre così chiara la differenza tra il il vino nuovo, che deriva da fermentazione tradizionale e viene consumato prima dell’affinamento, e il vino Novello, che è invece vinificato con metodo di fermentazione a macerazione carbonica, che accelera e completa l’affinamento. «Al supermercato è facile trovare cosiddetti novelli a 1,49 euro a bottiglia – dice Lorenzo Romano, responsabile vendite della cantina sociale di Mantovana – ed è tutto questo che ha svilito gli investimenti. Noi insistiamo con duemila bottiglie, scendendo ad un prezzo politico di 4 euro a bottiglia e di 2.30 euro al litro per lo sfuso. Nel frattempo abbiamo aumentato la frazione di uve Barbera, per esaltare l’aroma fruttato e mantenere un sapore più fresco».