La merce contraffatta era proveniente dal porto di Genova: veniva poi distribuita in tutt’Italia

I militari del Gruppo di Monza del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno individuato e sequestrato, oltre 38.000 fra capi di vestiario, calzature, zaini, etichette e imballi contraffatti che riproducevano la foggia ed i segni distintivi registrati dal noto brand “Franklin & Marshall”.
L’azione investigativa aveva preso le mosse dal monitoraggio delle importazioni di prodotti di origine extracomunitaria transitanti dal porto di Genova: ricostruita la filiera di distribuzione e commercializzazione degli prodotti contraffatti sul territorio nazionale si è giunti ad individuare sia il punto vendita sia il magazzino del distributore in provincia di Monza e della Brianza.
Qui sono state rinvenute le migliaia di confezioni di abbigliamento, calzature e zaini, stoccate in numerose scaffalature e, in alcuni casi, già pronte per la successiva spedizione ai rivenditori finali. Il controllo effettuato presso l’esercizio all’ingrosso gestito da cittadini cinesi che ha permesso di rilevare il grosso quantitativo di merce suddiviso in diversi stock di abbigliamento e calzature riproducenti le caratteristiche del marchio sportswear ispirato agli sport universitari americani.
Questi sono stati immediatamente sottoposti a sequestro e l’amministratore dell’impresa coinvolta deferito alla Procura della Repubblica di Monza per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e ricettazione.

L’azione della Guardia di Finanza di Monza rientra nell’ormai ampio e consolidato piano di contrasto alla contraffazione, quale “moltiplicatore d’illegalità” che, oltre a danneggiare i titolari dei diritti, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio, del crimine economico organizzato.
Obiettivo prioritario è la tutela di un mercato sano e competitivo, oltre che disincentivare i consumatori all’acquisto di merce illecitamente posta in commercio.