Nell’ambito dell’annuale Meeting di Rimini organizzato da CL, si è svolto un convegno su “Cultura alimentare italiana, una tradizione innovativa” nel corso del quale il presidente di Ferrero, Francesco Paolo Fulci, e il presidente di Eataly, Oscar Farinetti, hanno lanciato un dettagliato appello affinchè venga aperta una procedura di infrazione europea contro la Gran Bretagna per il cosiddetto “semaforo”, “un tipo di etichettatura che è una distorsione del mercato. La procedura di infrazione va aperta perché è scandaloso che un Paese impianti un modello che stravolge completamente il giudizio sulle cose”.
Il sistema grafico ha suscitato la contestazione sia dell’industria alimentare sia dei governi di molti Paesi, Italia in testa, che lo giudicano grossolano e penalizzante dei prodotti tipici di alcune aree, come quella mediterranea. Al tempo stesso però, di recente anche la Francia sta valutando l’introduzione dell’etichetta semaforica per motivi di salute.
«L’etichetta a semafori – ha sottolineato il presidente di Ferrero, Francesco Paolo Fulci – è una impostura che distorce il mercato e colpisce tutto il settore agroalimentare italiano. È un sistema del tutto fuorviante che non aiuta affatto i consumatori a fare scelte salutari. Con questo tipo di etichettatura, popcorn e Cocacola zero hanno un bollino verde, ma l’olio d’oliva il bollino rosso. È quindi un sistema che fa credere alla gente che mangiare certe schifezze sia salutare. Si tratta di un disegno di protezionismo industriale camuffato sotto l’insegna del salutismo».
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