L’arte culinaria e Coldiretti fronte comune all’invasione alloctona mentre il mediterraneo soffre

É la notizia gastronomica dell’Agosto 2023:  dal granchio blu al rosmarino all’insalatina di granchio alla veneziana fino agli spaghettoni all’aglio saltati al granchio sono alcuni dei piatti preparati esemplarmente ad Eraclea, nel veneziano, dai cuochi pescatori e contadini di Coldiretti per combattere a tavola l’invasione del “killer dei mari”, la cui diffusione, favorita dal riscaldamento del Mediterraneo, sta devastando gli allevamenti di cozze e vongole, ma anche di orate, con danni per milioni di euro all’intero ecosistema lungo la costa Nord dell’Adriatico: dalla sacca di Goro, in provincia di Ferrara, al Polesine (Sacca di Scardovari a Porto Tolle) fino a Chioggia ed al golfo di Trieste. La presenza del granchio blu è stata comunque segnalata un po’ lungo l’intera Penisola: dalla Puglia all’Abruzzo, dal Lazio alla Liguria fino alla Sicilia, danneggiando anche le attrezzature per la pesca, tagliando le reti con le chele.  

L’obiettivo dell’iniziativa Coldiretti è ora dimostrare la possibilità di trasformare una calamità in opportunità con l’inserimento del granchio blu nei menù a partire dalle attività di ittiturismo, pescaturismo, agriturismo litoraneo, nel rispetto delle normative territoriali. L’animale vanta, infatti, proprietà nutrizionali importanti, grazie ad una forte presenza di vitamina B12; i prezzi oggi si aggirano intorno ai 10 euro al chilo.

C’è comunque chi è già oltre. Il pastificio padovano Artusi ha lanciato i ravioli ripieni di polpa di granchio azzurro ed i primi ristoranti hanno iniziato a presentare in menu; lo chef e presidente dell’associazione Cultura & Cucina, Paolo Caratossidis, propone addirittura di farne un’eccellenza veneta: una “santificazione del nemicofrancamente eccessiva, non solo perché è un prodotto alloctono, ma soprattutto, perché sta distruggendo il nostro habitat, al pari di nutrie, gamberoni della Louisiana, poligoni del Giappone, ecc.

Per contrastare l’invasione, il Consiglio dei Ministri, nel “decreto omnibus” ha deciso lo stanziamento di 2.900.000 euro a favore di consorzi ed imprese di acquacoltura, che provvedono alla cattura ed allo smaltimento del crostaceo; il Ministero per le Politiche Agricole, Sovranità Alimentare e Foreste provvederà ad individuare, con proprio decreto, le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande, i costi ammissibili ed i criteri di riparto.

Fabrizio Stelluto

9 Agosto 2023