Fuga dei cervelli, pochi trasferimenti tecnologici e investimenti: l’innovazione segna il
passo .

L’Ambrosetti Innosystem Index 2023 contenuto all’interno dell’Innotech Report realizzato dalla Innotech Community di The European House – Ambrosetti condanna nelle retrovie l’Italia per le sue modeste capacità di produrre innovazione, fattore di crescita e competitività di un sistema-Paese e al tempo stesso fondamentale al benessere della società e ad uno sviluppo sostenibile e duraturo.
L’indice Ambrosetti ha confrontato 22 Paesi ad alta performance innovativa prendendo in considerazione i dati degli ultimi tre anni disponibili (2019-2021) mediante l’analisi di 18 indicatori.
L’Italia si classifica quartultima tra questi paesi per capacità di innovazione, con diverse aree di eccellenza, soprattutto nella qualità della ricerca scientifica (dove è quarta in classifica), ma con molti ritardi negli investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo, nel sistema di Venture Capital, nella capacità di attrarre investimenti e talenti e sviluppare il capitale umano a disposizione.
Per colmare il gap con i Paesi più avanzati, secondo gli analisti, è necessario avvicinare gli investimenti in innovazione all’obiettivo definito dalla Commissione Europea (3% del Pil), fermare la fuga dei cervelli (14.000 ricercatori emigrati all’estero fra 2008 e 2019), definire una governance unitaria della ricerca, promuovere le competenze Stem e puntare sul trasferimento tecnologico, cioè il passaggio della conoscenza dalla ricerca alle imprese.
L’index ha anche confrontato 242 regioni a livello europeo stilando una classifica degli ecosistemi regionali più virtuosi. E la regione italiana più in alto in classifica è la Lombardia (31sima), seguita da Emilia Romagna (52esima) e Provincia Autonoma di Trento (63esima). Il tanto decantato Nordest, non riesce nemmeno ad entrare tra le prime 100 regioni considerate: un pesante segnale guardando al futuro.
Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di The European House – Ambrosetti, sottolinea che «dall’Indice emerge un’Italia con grandi potenzialità che tuttavia fatica a costruire un ecosistema dell’innovazione valorizzante. È invece più che mai necessario cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie e governare la trasformazione digitale, così da perseguire uno sviluppo sostenibile».

29 maggio 2023