I Ministri dell’agricoltura UE chiedono coerenza tra politiche agricole, commerciali e ambientali

Nella sua riunione di fine febbraio, il Consiglio UE Agricoltura e Pesca dei 27 Paesi dell’Unione ha preso le mossa dalla condivisa convinzione che sia necessario per rafforzare la coerenza tra il Green Deal, la politica agricola comune (PAC) e la politica commerciale, al fine di sostenere la transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
In particolare è stata sottolineata l’importanza di migliorare la coerenza tra le norme sanitarie e ambientali dell’UE e quelle applicate ai prodotti agroalimentari importati dall’estero a partire dalla riconsiderazione dei limiti massimi ammissibili per i residui fitofarmaceutici e introducendo clausole di reciprocità nel diritto dell’UE.
«Gli europei – ha dichiarato Julien Denormandie, Ministro francese dell’agricoltura e dell’alimentazione non accetteranno più prodotti contrari ai nostri sforzi per rendere i nostri sistemi alimentari più sostenibili. In quanto membro della Commissione del Codex Alimentarius, l’Unione europea svolge un ruolo fondamentale nel garantire che gli alimenti commercializzati a livello internazionale rispettino standard elevati. L’aggiunta di una dimensione ambientale a questi standard è necessaria per motivi di reciprocità e per realizzare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili».
Con questo spirito, l’Agrifish ha favorevolmente valutato la proposta della Commissione per un regolamento attraverso il quale garantire che i prodotti consumati sul mercato dell’UE non contribuiscano alla deforestazione e al degrado forestale in tutto il mondo.

Durante l’incontro, i Ministri hanno ricevuto informazioni dagli Stati membri sulla revisione della politica di promozione agricola dell’UE: in prima fila l’Italia che (insieme a Austria, Belgio, Bulgaria, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Spagna e Ungheria) è fortemente preoccupata per l’ipotesi che l’Unione Europea escluda dai fondi comunitari per la promozione alimentare prodotti quali la carne, i salumi ed il vino, considerati pericolosi per la salute come indicato dalla commissione per la lotta al cancro.